Racconti Erotici > Lui & Lei > L’ INGANNO
Lui & Lei

L’ INGANNO


di FantasticaMoana
17.01.2025    |    2.382    |    6 9.2
"Subito dopo bussare sul vetro..."

“ Mi arrapi moltissimo, farei qualsiasi cosa per incontrarti ma essendo sposato non posso mostrarmi in video, credimi”.
Il ragazzo, Davide così si chiamava, aveva un fisico palestrato da togliere il fiato: massa muscolare, proporzioni, bellezza estetica e un bel cazzone, tutto perfetto, troppo pensavo, per poter essere reale, così mi riusciva difficile credergli.
Ogni volta solita storia, lui che insisteva per vedermi, tanti complimenti e lusinghe ed io che mi rifiutavo di credere fosse lui quello in foto.
Un giorno in chat Davide stufo dei miei rifiuti si decise a cedere e così mi disse: “Ok veniamoci incontro, ci videochiamiamo, così vedi che sono reale e quello delle foto sono proprio io”.
Avevo preso diverse fregature, una in più non mi avrebbe cambiato la vita e poi ormai ero decisa di smascherarlo.
Accesi la cam e DIO BONO, Davide era vero, una scultura umana e di una bellezza disarmante.
“Visto? Non mentivo, sono solo sposato, indicando la fede al dito, non posso permettermi di fare girare miei video, comunque lasciami dire che sei proprio uno spettacolo e quella bocca da troia, mmmmmm, guarda che mazza che mi hai fatto venire, tacci tua”.
“Allora ci vediamo?” disse Davide.
“Dove, visto che tu sei sposato ed io vivo coi miei?”.
“In macchina, ho un SUV bello grande e dietro si sta molto comodi”
“Scherzi?” dissi io.
“Stai tranquilla l’ ho fatto altre volte e ci siamo divertiti da matti, fidati”.
“Non fa per me, sta cosa” e chiusi chat e videochiamata.
Davide provò diverse volte a chiamarmi e a convincermi ma nulla; dopo qualche ora mi arrivò un video da lui dove si vedeva fottere una in maniera devastante.
La donna urlava e squirtava in continuazione, con Davide che senza tregua la inculava violentemente fino a quando, le schizzò in viso una quantità industriale di sborra, mai visto tanto sperma in una sola venuta e di un solo uomo.
“Mercoledì ti passo a prendere , ti prepari sui sedili di dietro e quando hai fatto, ti raggiungo, tranquilla, i vetri sono oscurati e il posto è sicuro; non ce la faccio più devi essere mia!”.
Non risposi subito, la notte non riuscii a dormire, quel video mi aveva turbato tremendamente, pensavo e rivedevo quella macchina del sesso che era Davide, le urla di piacere di lei, posseduta da quel toro diabolico e poi quella venuta equina, dovevo provare anche io tutto ciò, così la mattina, risposi ok al messaggio di Davide.
Durante la settimana non pensavo ad altro, ero completamente imbambolata e mi immaginavo cavalcata da Davide, finendo di godere negli slip e tornare a casa da lavoro, tutta bagnata.
Giunse Mercoledì e Davide si presentò sotto casa, aveva uno splendido SUV, davvero bello grosso, inizialmente mi fece salire davanti, poi strada facendo mi fece scendere, per salire sui posti di dietro.
“Cosa gli hai detto a tua moglie?” gli chiesi io.
“Partita di calcetto, il borsone è nel portabagagli”.
Arrivammo in un posto appartato ed io avevo finito di prepararmi, lui spense il motore e mi raggiunse come da programma.
Era un vulcano in piena eruzione, caldo, bollente, le sue mani mi frugavano ovunque, mi prese una mano e me la piazzò sul suo pacco; era qualcosa di veramente fenomenale, iniziai a smanettarlo, aveva uno spessore ed una durezza notevole; lui non stava più nella pelle.
Mi ficco la lingua in bocca e mi mordeva sul collo come fossi un panino succulento, era difficile resistere alla forza impressionante dei suoi muscoli che mi tiravano a se.
Eravamo quasi spogliati e presi dai nostri ardori che sentimmo un lampeggiante e vedemmo dei fari puntare sui vetri del SUV.
Subito dopo bussare sul vetro.
Fui presa dal panico, era quello che temevo, essere fermata da carabinieri o poliziotti.
Lui si ricompose in fretta e scese dal SUV chiudendo dietro di sé lo sportello.
Sentii che parlava con gli agenti, spiegando che si era appartato, che era tutto ok e che non stava commettendo nessuno reato se non quello di starsi a divertire dopo un fine settimana pesante a lavoro.
Gli agenti insistettero affinché la persona che stava con lui, scendesse per essere identificata.
Non potevo scendere così conciata, col trucco e quell’ abbigliamento da troiona.
Gli agenti ad un nuovo rifiuto da parte di Davide di fare vedere chi ci fosse con lui in macchina iniziarono a scaldarsi, finché tirarono fuori le pistole e intimarono a Davide di inginocchiarsi e mettere le mani dietro la testa, poi chiamarono a rinforzo un'altra volante.
Ecco era fatta, ero rovinata e sputtanata, mi avrebbero portata in centrale, identificata e sarebbe scoppiato un bello scandalo gossip.
Presi coraggio e scesi.
Arrivò l’ altra volante.
Gli agenti alla mia vista esclamarono: “Ah pero’ questa ci mancava” ridendo e facendo battute fra loro.
Davide ancora a terra, implorò di lasciare perdere, che era sposato e che sarebbe stato rovinato se si fosse saputo di tutto ciò.
Gli agenti lo fecero alzare e gli dissero che avrebbero chiuso un occhio se gli avesse fatto vedere come funzionavano certe cose fra certe persone.
Al rifiuto di Davide, accennarono a chiamare un'altra volante e a portare a termine il riconoscimento.
Davide mi guardò e vidi il suo sguardo trasformarsi da persona educata e gentile, in un serial killer, senza pietà.
Mi sputo’ in faccia, mi insulto pesantemente e mi spinse contro un albero, li mi strappò i vestiti, lasciandomi solo con le calze a rete e i tacchi a spillo.
Tirò fuori il suo cazzone e dopo averlo lubrificato col suo sputo me lo pianto’ in figa.
Mi teneva la faccia piantata contro l’ albero mentre con estrema rabbia mi sfondava la figa, colpi dettati da un odio verso quegli agenti che lo stavano obbligando a fare tutto ciò, mentre loro se la ridevano.
Sarà stata la situazione, quei poliziotti a guardarci, saranno stati gli affondi di Davide che mi lasciai andai e iniziai a guidare io la monta.
Feci sdraiare Davide a terra e lo cavalcai come un ossessa mentre mi strizzavo i capezzoli, di tanto in tanto mi sfilavo il cazzo e lo pompavo e poi di nuovo dentro.
Quando sentii Davide sul punto di esplodere mi misi con la faccia all’ altezza del suo cazzo e iniziai a succhiare come un idrovora.
Davide venne bestemmiando e inondandomi con la sua copiosa sborrata, mentre io continuai a ciucciare e a pompare quel cazzone meraviglioso.
Ad un certo punto mentre succhiavo il cazzo di Davide, mi sentii altri cazzi a portata di bocca, così iniziai a succhiare anche loro, mugolavo come una gatta in calore e ognuno di loro cercava di farsi spazio, per arrivare alla mia bocca.
Andai avanti per non so quanto tempo e uno ad uno iniziarono a farmi bere il loro nettare, per poi rimettersi in fila e aspettare il nuovo turno.
Da tanto tempo desideravo trovarmi in quella situazione, godevo nel vedere come loro godevano, essere in ginocchio , circondata da militari e svuotare i loro calibri.
Ormai erano passate diverse ore e avevo soddisfatto ognuno di quei maschi bastardi più di una volta, stavano per ricomporsi quando uno di loro rivolgendosi a Davide disse: “ Davide ci vediamo per il turno di notte in centrale, minchia che goduta, avevi ragione è una gran troiona, ne valeva la pena”.
Se ne andarono tutte le volanti e rimasta sola con Davide lo guardai, lui mi disse: “Scusami, ma ognuno di noi poliziotti organizza di tanto una situazione particolare, era il mio turno e volevo impressionare i miei colleghi, ho pensato subito a te, quando ho incrociato il tuo profilo, letto i tuoi racconti, visto le tue foto”.
“Tua moglie quindi?” dissi io.
Lui indicandosi la fede al dito mi disse: “Quale moglie, questa è la fede di mia madre, mi piace troppo divertirmi per sposarmi”
“Magari la prossima volta porta più colleghi”.
Davide: “ho ancora voglia, troia dai succhiami il cazzo che poi ti rifodero la figa, i miei colleghi copriranno il mio ritardo”.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per L’ INGANNO:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni